di Peppe Papa
Alla fine, ha prevalso il buon senso, la lista liberal “Per gli Stati Uniti d’Europa” è a un passo, questione di ore l’ufficializzazione, mancano ancora alcuni dettagli in merito a candidature e composizione delle liste, ma il grosso è fatto.
Emma Bonino ha sciolto gli ultimi dubbi circa la possibilità di accettare la proposta del Pd di far parte delle proprie liste e ha scelto di giocare la scommessa Renzi con il quale ha trovato piena sintonia su visione politica e obiettivi.
Dell’accordo faranno parte, oltre Italia Viva e Radicali, il Psi di Enzo Maraio, i Libdem di Andrea Marcucci e il partito transnazionale di Volt. Non ci sarà, come previsto, Carlo Calenda che non intende mischiarsi con quella che ha definito “un’accozzaglia” e si è chiamato fuori.
La sua sarà una corsa solitaria con il difficile compito di scalare il 4% necessario per superare lo sbarramento e non è escluso che, dall’interno stesso di Azione, diventino insistenti le pressioni su leader affinché ci ripensi. Sarebbe la soluzione più sensata.
Per lui, comunque le porte restano aperte, Riccardo Magi, il segretario di Più Europa resta fiducioso: “Non mi rassegno al fatto Calenda non si possa aggiungere. E’ un progetto per le europee”. Appunto, una lista di scopo che non ha niente a che vedere con le dinamiche politiche nazionali.
Staremo a vedere, sappiamo come è fatto l’uomo Calenda, ci ha abituato a improvvise piroette, baci e abbracci seguiti da repentini voltafaccia, una certa fondamentale idiosincrasia con la politica. Dunque, fino all’ultimo, non si può mai sapere cosa farà.
C’è chi è convinto, come il pasdaran renziano, Luciano Nobili che prevarrà l’opportunismo di cui ha già dato prova in passato. Su X ha twittato: “Scommettiamo che Calenda cambierà idea anche questa volta?”. Di sicuro non sarebbe una sorpresa e la scommessa ci sta, via.
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Fare Poltica seriamente è necessario aggregarsi tra persone intelligenti anche con vedute “divers” ma capaci di trovare una SINTESI.OTTIMA SCELTA