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La lista “Stati Uniti d’Europa” si fa con Renzi e Bonino, Calenda va da solo

Italia Viva, Più Europa, socialisti, liberaldemocratici e Volt hanno aperto il cantiere in una riunione ieri a Roma. Martedì prossimo l’annuncio definitivo

di Peppe Papa

La lista Stati Uniti d’Europa si fa, aperto ufficialmente il cantiere oggi a Roma nella sede di +Europa dove sono state gettate le basi dell’accordo elettorale che vedrà correre insieme i radicali di Emma Bonino, Italia Viva di Matteo Renzi, i socialisti, i liberaldemocratici di Andrea Marcucci e il movimento progressista pan-europeo Volt.

Martedì prossimo, hanno fatto sapere i partecipanti all’incontro, tra cui i parlamentari di +Europa Benedetto Della Vedova, Riccardo Maggi e Raffaella Paita di Iv, si entrerà nei dettagli provando a definire una prima griglia di candidature e sciogliere alcune questioni legate alla opportunità della presenza in lista di parlamentari in carica.

Renzi che si è candidato da tempo, ha dichiarato che è pronto a fare un passo indietro e non c’è motivo di non credergli, anzi ha invitato Bonino a prendere la guida della coalizione. Fin dal primo momento si è detto favorevole a far parte dell’iniziativa centrista che certamente è in grado di accrescere le chance di sbarcare a Strasburgo con un pugno di parlamentari.

Una scelta sensata, soprattutto, se si condividono con gli alleati idee, obiettivi e visione politica sul futuro continentale. Insistenti, a questo proposito, sono stati gli appelli del gruppo di Renew Europe, dei liberali e democratici da Bruxelles, a non disperdere il voto del fronte liberal riformista. Alla fine tutto sembra si sia sistemato per il meglio, ha prevalso il pragmatismo e la voglia di incidere e non rischiare di stare solo a guardare.

L’unico a tenere botta e non piegarsi alla logica è stato Carlo Calenda che si è chiamato fuori, supponente, alla sua maniera. “Sono disponibile alla lista Stati Uniti d’Europa promossa da +Europa e Azione – ha detto -, ma non sono disponibile a farla insieme a Renzi, Mastella, Cuffaro e la new entry Cesaro. Andrà da solo, senza contaminazioni pericolose, straconvinto di farcela.

Ha troppa considerazione di sé per lasciarsi sfiorare dall’idea di fallire, la ragione è dalla sua parte ritiene e le persone ragionevoli non possono che convenirne. Peccato che la Politica funzioni in maniera un tantino più complessa, ma d’altronde “di politica”, come confessò lui stesso a una Leopolda di qualche anno fa, “non ci capisco niente”. Confermato.

1 Comment

  1. Franco ha detto:

    iL TRENO CHE VA IN EUROPA è DIFFICILE METTERLO SU E NE PASSANO MOLTI POCHI; IMPENSABILE SOSTENERE DI FARSELO DA SOLI… IL 4% è UN LIMITE DA SUPERARE PER NON VANIFICARE I TENTATIVI; EPPOI PICCOLO .. NON SEMPRE è BELLO. AL CENTRO C’è UN COSPICUO ASSEMBRAMENTO, C’è AFFINITà DI IDEE, CI SI TURI IL NASO E SI CONVIVA FINO ALL’ARRIVO; DOPO,.. OGNUNO VADA A CENARE DOVE PIù GRADISCE, POSSIBILMENTE ALLA STESSA MENSA.

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